Quella dei Bressan è una storia complessa, fatta di amore per ciò che l’immaginario collettivo chiama valori…
La famiglia simboleggia la prima pietra su cui poggiano saldamente la storia e le antiche tradizioni di casa Bressan, diventando fonte certa di serenità e di sicurezza, di contatto umano raro e gratificante.

L’altro valore è quello della terra, dove i vigneti Bressan crescono in una luce unica che li illumina …dove orizzonti limpidi riassumono da sempre con efficacia sensazioni, colori, profumi e sapori…

Lo spirito secolare della famiglia vive là, dove i pendii del Collio degradano dolcemente per aprirsi nella valle del fiume Isonzo, in un angolo di terra protetto a Nord dalle Alpi ed aperto a Sud ai venti caldi del mare Adriatico, dove un raro connubio di elementi naturali (geografici, geologici e climatici) vanno a costituire un “ terroir “ unico ed irripetibile.

Geografia

La catena delle Alpi Giulie crea una barriera naturale ai freddi venti del Nord, mentre l’adiacente fiume Isonzo, andando a sfociare nel vicino mare Adriatico (18 km), apre la via alle brezze calde provenienti da Sud, da quello stesso mare che trae beneficio da sempre dagli influssi della Corrente del Golfo.

Ne consegue che le condizioni climatiche estreme, e più specificatamente i periodi maggiormente freddi, vengono mitigati.

Questa peculiarità di addolcire le temperature invernali e primaverili, consente un anticipo nello sviluppo dell’intero ciclo vegetativo di alcuni giorni, rispetto ai vigneti che sono più distanti dal fiume, regalandoci così delle uve con livelli di maturazione ottimali.

Geologia

I vigneti Bressan si trovano su una specie di larga “altura” ghiaiosa, che si erge a circa 18 - 20 metri di altezza, rispetto ad una terra più bassa ed umida, che viene definita appunto “bassa friulana”.

L'origine di questo altopiano si deve al "grande ghiacciaio" che fino a 20 mila anni fa scendeva dalle Alpi.

Oltre ad adempiere ad una funzione termoregolatrice, il fiume Isonzo ha provveduto a modellare con le sue alluvioni ed i suoi spostamenti di letto, le caratteristiche dei terreni adiacenti al suo corso:

la parte del suolo più superficiale è costituita da uno strato di circa 0,6/1metro di ghiaia, che formatasi nel periodo quaternario durante lo scioglimento dei ghiacciai Alpini, venne trasportata a valle dal fiume stesso.

Solamente le viti potevano trovare in un terreno ghiaioso così povero un habitat ideale che le obbliga naturalmente a spingere le radici verso gli strati più profondi, nella faticosa ricerca di quel nutrimento vitale necessario, fornito da sempre in esigua quantità, che induce complessità e particolarità ai vini che ne derivano.

Questa ghiaia, assorbendo il calore del sole e riflettendolo durante la notte, contribuisce anche ad un miglioramento sostanziale nella maturazione dei grappoli.

Inoltre, lo strato ghiaioso, essendo molto permeabile, consente all’acqua di drenare ai livelli più bassi, dove argille e marne arenarie la catturano, garantendo così un minimo sostentamento alle viti, anche quando le siccità estive proibiscono di trovare dell’acqua: questa geomorfologia particolare gioca un ruolo essenziale nel permettere alle piante di stare “vive” ed attive fino alla fine del ciclo di maturazione, massimizzando il livello qualitativo delle uve.

Per questo motivo, possiamo trovare le radici delle più vecchie viti dei Bressan che si insinuano nei meandri più reconditi del sottosuolo, fino anche a 5 metri di profondità.

Questa eccezionale combinazione di strati di ghiaia adagiati sopra l’argilla e le rocce madri (marne arenarie), dona ai terreni Bressan una singolarità stupenda.

Clima

Grazie alla benefica influenza del vicino Mare Adriatico, nel comprensorio di Farra d’Isonzo si può godere di un clima dalle caratteristiche tipicamente Mediterranee, costituito anche da quegli aspetti capricciosi che lo contraddistinguono:

  • primavere solitamente divise in 2 parti, la prima piuttosto fredda e umida, la seconda mite e spesso piovosa.
  • estati tiepide e talvolta umide fino agli inizi di Luglio, per poi diventare calde e molto più secche.
  • l’inizio dell’autunno, dal 10 settembre al 20 di ottobre, spesso è caldo ed il sole splende, permettendoci di raccogliere i grappoli in condizioni favorevoli.
UN ANNO NEI VIGNETI BRESSAN... storia di antiche ritualità e quotidiana passione...
Mani sapienti hanno messo a dimora le quasi 5000 viti ad ettaro che vecchi viticoltori curano amorevolmente tutto l’anno, dedicando la loro consumata esperienza ai circa venti ettari dei vigneti Bressan.
La potatura viene effettuata da NOVEMBRE a MARZO: viene lasciato un solo tralcio (sistema di potatura a “ Guyot “ singolo)con mediamente 4 /5 gemme.

MARZO - APRILE: piegatura, legatura dei tralci e rimozione di quelli difettati.

Fine APRILE - MAGGIO: reimpianto delle viti morte o in declino; da Aprile fino alla vendemmia il suolo viene regolarmente arato allo scopo di favorire l’arieggiamento del terreno e l’estirpazione delle erbacce.
Fine LUGLIO (vendemmia verde - diradamento dei grappoli)
alcuni grappoli vengono tolti, in modo che ne rimangano 4 o 5 per pianta.
Questa operazione migliora la concentrazione del nutrimento sui grappoli rimasti.
GIUGNO - inizi di SETTEMBRE: cimatura della vegetazione ogni 2 settimane per limitare ed ordinare la crescita delle viti.
SETTEMBRE - OTTOBRE: vendemmia